Se avete letto l’articolo precedente avrete capito che non è difficile mantenere un’alimentazione equilibrata anche in questa situazione. Attenzione però a un altro fattore che entra in gioco nella gestione di queste settimane in casa: la componente emotiva. Rimanere in casa vuol dire annoiarsi, essere tristi o preoccupati, sentirsi soli, aver voglia di una coccola e spesso le nostre emozioni si traducono nella ricerca di cibo con un ruolo compensatorio. Solitamente non si è attratti dalla carota o dalla mela, ma da tutti quei cibi che dovrebbero costituire un’eccezione nella nostra giornata alimentare, come per esempio i dolci, o da un’altra categoria di alimenti che normalmente portiamo sulle nostre tavole (pane, grissini, crackers, gallette) ma che, se mangiati di continuo, vanno ad aumentare notevolmente il nostro introito calorico giornaliero.

In questi giorni inoltre un’altra cosa rende più difficile mantenere un’alimentazione corretta: dovendo limitare le uscite di casa molti di noi avranno fatto delle scorte di spesa e questo comporta l’avere grandi quantità di cibo disponibile sotto gli occhi.

Come comportarsi in una situazione fuori dall’ordinario come quella che stiamo vivendo in questi giorni?

Per quanto riguarda gli stimoli ambientali dati dalla visione del cibo, è possibile:

  • Durante la spesa: comprare gli alimenti che abbiamo abitualmente inseriti nella dieta cercando di acquistare monoporzioni delle cose più appetibili come crackers o biscotti (preferite quelli confezionati in piccole porzioni e non in sacchetti formato famiglia). Per quanto riguarda i dolci comprate solo quello che scegliete di concedervi, per esempio se nella dieta è presente il dolce una volta a settimana e sapete che in questo periodo farete la spesa una volta a settimana, la cosa migliore sarà comprare un solo dolce e in monoporzione.
  • Nel riporre il cibo: se avete fatto delle scorte, lasciatele in cantina o garage e portate in casa solo gli alimenti che vi permettono di gestire la vostra alimentazione per 3-4 giorni, sistemate i cibi nella dispensa e non lasciateli in vista, conservate in contenitori opachi o stagnola i cibi che avete cucinato. Inoltre se, per ingannare la noia, avete preparato una torta, potreste già tagliarla in singole fette e avvolgerne ognuna nella stagnola in modo poi da usarne una al giorno, per esempio a colazione!
  • Nel preparare il cibo: cucinate l’esatta quantità necessaria, vanno benissimo gli esperimenti culinari per riempire le giornate, ma cercate di cucinare in funzione del singolo pasto e non 10 portate a pasto; ben venga poi il provare nuove ricette, magari in versione light.

La gestione delle emozioni va fatta invece attraverso l’utilizzo del metodo delle “cose da dirsi e da farsi” per fermare l’impulso a mangiare.

Le cose da dirsi possono per esempio essere:

  • Non ho scelta, continuo a seguire il mio piano alimentare anche in questa situazione così surreale.
  • Non è fame ma è noia, solitudine, ansia…
  • Sto seguendo un piano nutrizionale e proprio adesso che non posso fare tutte le attività di prima è il momento di esservi il più aderente possibile.

Le cose da farsi per gestire l’impulso a mangiare fuori orario stando a casa possono essere:

  • Lavorare da casa e concentrarsi su quello che si sta facendo gestendo le pause come se si fosse in ufficio e non ogni 5 minuti.
  • Evitare di passare troppe ore in cucina.
  • Leggere.
  • Fare una doccia o un bagno caldo.
  • Guardare un film.
  • Ascoltare musica .
  • Telefonare a un amico… Tanto siamo tutti a casa!
  • Cercare su internet corsi online che ci torneranno buoni per impegnare le giornate a casa.
  • Giocare con i propri bambini.
  • Coccolare il proprio gatto o cane.
  • Allenarsi: tanti dicono di non avere mai tempo, adesso di tempo ne abbiamo anche troppo! Su internet e sui social tantissimi personal trainers hanno pubblicato allenamenti da fare a casa, per cui quale momento migliore per rimettervi sotto? Tenete presente che se siete inattivi da un po’ dovete farlo in modo graduale e con esercizi a voi noti; anche lavori di stretching e mobilità possono essere molto utili.

Tieni duro, ricorda che prima o poi torneremo alla nostra vita abituale!