“Perché dovrei seguire un programma nutrizionale adesso che sono chiuso in casa? Ero così bravo prima, avevo iniziato a fare delle belle camminate, a mangiare bene… Ora è andato tutto in fumo perché sono chiuso in casa”

“Ecco, proprio ora che mi ero deciso a migliorare il mio stile di vita hanno chiuso tutti gli ambulatori e dovrò aspettare per mettermi in forma!”

“Quest’anno con preparatore e nutrizionista avevo raggiunto un buon livello atletico, non vedevo l’ora di iniziare la stagione delle gare di triathlon ma adesso sono bloccato a casa… Andrà tutto perso”

Qualcuno di noi si riconoscerà in questi pensieri, ed è assolutamente comprensibile: questa situazione di restrizione può creare preoccupazione e frustrazione. Potrebbe venire voglia di abbandonarsi alle difficoltà del momento, lasciando da parte i nostri obiettivi e anche la nostra salute. L’emergenza Covid-19 è sicuramente un evento molto forte e la cosa che conta di più è riprendersi e superare questo periodo.

Nel nostro piccolo tutti ci troviamo a far i conti con le giornate a casa, le nostre nuove abitudini e con quelli che erano i nostri obiettivi.

Trasformare la difficoltà del momento in un’opportunità può essere il pensiero che ci può aiutare in questi giorni e che si sposa alla perfezione con l’idea di uno stile di vita sano.

Come nutrizionista ho avviato le consulenze nutrizionali a distanza: una delle cose più belle del mio lavoro è proprio il rapporto diretto con i miei pazienti, e poterli sostenere anche attraverso dei percorsi online in questa fase è molto importante sia per loro che per me.

Quindi quali possono essere i motivi per rivolgersi alla nutrizionista in questo momento?

Per coloro che stanno già seguendo un percorso di perdita di peso, benessere o mantenimento è fondamentale poter adeguare l’alimentazione al nuovo stile di vita casalingo, dove per quanto si possa cercare di stare in movimento il dispendio energetico è inferiore a quello della vita “normale” pre-quarantena. Dei piccoli cambiamenti suggeriti dalla nutrizionista possono permettere a ognuno di continuare la strada iniziata prima dell’isolamento casalingo. In più, quando il rapporto diventa consolidato, è ancora più facile poter capire come modificare la routine in base alle variazioni di peso. Gli estremi non sono comunque mai positivi e quindi, esattamente come prima, lo “sgarro settimanale” continua ad esserci!

Gli sportivi amatoriali o professionisti stanno vivendo un momento di smarrimento: passare da numerose sessioni di allenamento settimanali alle  mura di casa è sicuramente molto limitante. Gli allenamenti vengono ovviamente riadattati e mantenuti, soprattutto grazie ai preparatori atletici che hanno modellato le sedute in base alle possibilità di spazio e alle attrezzature disponibili a casa. L’atleta d’altronde deve continuare ad allenarsi anche se purtroppo non può sapere quando riprenderanno le competizioni, o quando riapriranno gli impianti sportivi; l’obiettivo, quando succederà, è di essere pronto fisicamente. Per continuare a mantenere la propria forma fisica, anche la dieta di uno sportivo deve essere adeguata alla nuova mole di lavoro e finalizzata al mantenimento della performance.

La quarantena può essere sfruttata al meglio anche da coloro che non hanno ancora iniziato un percorso nutrizionale. Visto il maggior tempo a disposizione, può essere una grande opportunità per iniziare anche per chi vuole rimettersi in forma, per coloro che prima della quarantena volevano iniziare un percorso per tener sotto controllo le loro patologie (dal diabete alla gastrite, alla pressione alta) e per le future mamme che trascorrono la gravidanza a casa e hanno meno possibilità di ricevere consulenze mirate su come nutrirsi in una fase così delicata.
Imparare delle sane abitudini ora che si è più liberi aiuta molto nel mantenerle quando si tornerà alla vita frenetica di tutti i giorni. Attraverso piattaforme online come Skype è possibile fare un colloquio in cui raccogliere tutti i dati riguardanti lo stato di salute, le abitudini alimentari e lo stile di vita, ed inviare anche gli esami medici. Anche senza la possibilità di visitare il paziente, il percorso si può basare inizialmente su alcuni dati facilmente rilevabili (come il peso e la circonferenza vita) per stimolare il cambiamento nello stile di vita e raggiungere ugualmente ottimi risultati.